Wow

In concomitanza con l’arrivo, dal biciclettaio sotto casa, dei corpetti rifrangenti Wowow, esce il nuovo disco dei Verdena. Abituato com’ero al loro grunge con gli accordi alla nona, evoluti fino a Requiem con delle opere di sicuro impegno intellettual-compositivo, percepirli giunti a un pop italiano anni 70, mi lascia un po’ dubbioso, almeno per questi primi ascolti. Nelle iper compressioni adottate, nei piani riverberatissimi e nel channel strip della voce di Battisti, mi pare di intravvedere solo frasi musicali piuttosto semplici e poco interessanti. Forse si chiama psichedelia.

Spero di ricredermi nei prossimi ascolti e di rimanere stupito dalla genialità di una sicura maturazione artistica. E sono altresì convinto di riuscire a trovare prima o poi la chiave di lettura dei testi, che si trasformeranno magicamente in poesie profondamente ricche di significati filosofici e morali.

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7 risposte a Wow

  1. fisheater ha detto:

    fa cacare, ma lo pompano lo stesso.

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  2. Chris ti ano ha detto:

    Ascoltato, ma non apprezzato più di tanto. Almeno Requiem dopo un po’ ti faceva credere che fosse bello anche se non lo era. Questo neanche ci prova.

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    • Grace ha detto:

      Ma in fondo dopo un po’ anche questo ci prova, bisogna aver un po’ più di pazienza. Comunque è stato superato di gran lunga da “Hardcore will never die, but you will”, anche come lunghezza del titolo.

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  3. Chris ti ano ha detto:

    Adesso mi hai fatto venir voglia di ascoltarlo questo album dei Mogway. Ti saprò dire caro il mio Croa

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  4. fisheater ha detto:

    i mogwai, e non mogway, sono solo una versione del valium in altro formato

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  5. Puccettone ha detto:

    Adesso quest’album mi piace, domani non lo so

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